La Terapia Forestale

Negli ultimi anni, sia in Italia che all’estero, si stanno diffondendo numerose attività svolte in ambiente naturale, riflettendo l’interesse crescente dell’opinione pubblica per la preservazione della natura e l’adozione di stili di vita più salutari e armoniosi con l’ambiente naturale. Queste attività spaziano da quelle ricreative, naturalistico-culturali e educative, fino a quelle focalizzate sulla promozione della salute e del benessere psicofisico. Tra le attività orientate al benessere molte si ispirano a concetti alquanto vaghi ed impressionistici, altre a formulazioni mistico-filosofiche di origine orientale più o meno adattate alla mentalità occidentale e non tutte poggiano su solide basi scientifiche e riconoscimenti istituzionali.

La “Forest Therapy” è una disciplina relativamente giovane, ma che sta rapidamente guadagnando attenzione nel panorama scientifico in quanto rappresenta una modalità di intervento per promuovere la salute e il benessere psicofisico che sfrutta le caratteristiche intrinseche degli ambienti forestali ed è basata su solide ricerche empiriche svolte da enti scientifici di rilevo e su report pubblicati su autorevoli riviste accademiche internazionali.

La Terapia Forestale si distingue dal “forest bath” (bagno forestale) che prevede la semplice l’immersione nell’ambiente forestale senza attività psicologica guidata e dalla “montagna terapia” in cui si evidenziano le dinamiche sociali, che si presta soprattutto al trattamento di soggetti con handicap psichici o fisici, soggetti affetti da dipendneze patologiche o ai fini di formazione e gestione di gruppi aziandali (building group).

Presupposti Scientifici e Riconoscimenti Istituzionali della Forest Therapy

I primi report internazionali sugli effetti benefici della forest therapy risalgono al 2006 e si ispirano alla pratica giapponese del “Shinrin-Yoku” (森林浴 o “bagno nella foresta”), nata negli anni ’80. Dal 2015, la produzione scientifica sull’argomento è aumentata notevolmente, con una vera esplosione di pubblicazioni a partire dal 2019. L’interesse per il benessere psico-fisico a contatto con la natura è ulteriormente cresciuto nel periodo post-pandemia.

Nel 2020, l’ONU ha riconosciuto la frequentazione di ambienti forestali come pratica di medicina preventiva, con effetti benefici sulla salute mentale e fisica. La legislazione comunitaria europea, già dal 1999, riconosce i “servizi ecosistemici culturali” delle foreste. In Italia, la Strategia Forestale Nazionale del 2022, approvata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, menziona per la prima volta la “terapia forestale”, includendola nei servizi socio-culturali delle foreste e nelle iniziative di forest care.

Nel 2024 è stata formulata la proposta di legge per inserire la Terapia Forestale nell’elenco dei L.E.A. (Livelli Essenziali di Assistenza).

Sperimentazione e Collaborazioni Scientifiche

A partire dai primi anni 2000, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e il Club Alpino Italiano (CAI) hanno condotto sessioni sperimentali con rigorosi criteri scientifici. Questi studi hanno individuato e definito gli elementi benefici dell’ambiente forestale sulla salute, sviluppando una metodologia d’intervento psicologico formalizzata nel protocollo “Forestfulness” (unione dei termini “foresta” e “mindful”).

Nel 2022, è stata formalizzata una collaborazione scientifica nazionale a carattere multidisciplinare che coinvolge:

  • Il MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali)
  • Il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria)
  • L’ISS (Istituto Superiore di Sanità)
  • L’Università La Sapienza di Roma (Dipartimento di Biologia Ambientale)
  • L’Università di Padova (Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali)
  • L’Università di Firenze (Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino e Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali)
  • La Stazione Sperimentale di Terapia Forestale Podere Pian dei Termini (PT)

L’obiettivo di questa collaborazione è promuovere la nascita e lo sviluppo di interventi innovativi di salute pubblica, sia preventivi che terapeutici.

Elementi Efficaci della Forest Therapy

Gli studi scientifici hanno identificato due aspetti fondamentali che contribuiscono ai benefici della forest therapy:

  1. Stimoli sensoriali: Le percezioni sensoriali derivanti dagli elementi fisici della foresta.
  2. Effetti biochimici: L’inalazione dei Composti Organici Volatili Biogenici (BVOC), che variano in base alle essenze arboree presenti, all’orario e alla stagione.

Benefici per la Salute

L’uomo, adattatosi nel corso dell’evoluzione ad ambienti naturali ricchi di vegetazione, sperimenta un senso di benessere quando si trova in un ambiente naturale. Questo benessere deriva principalmente dall’attivazione del sistema parasimpatico, che favorisce il mantenimento della salute, il contenimento dello stress psico-fisico, la gestione dell’anisa, l’equilibrio emotivo, lo sviluppo nei soggetti in età evolutiva, l’efficenza cognitiva in soggetti anziani, l’attivazione delle difese immunitarie e favorisce i processi di guarigione e riabilitazione in numerose forme patologiche con un evidente effetto antinfiammatorio e antiossidante (antitumorale).

L’inalazione dei BVOC in sinergia con l’esposizione sensoriale offre vari effetti benefici, tra cui:

  • Antinfiammatorio
  • Analgesico
  • Antiossidante
  • Ansiolitico
  • Antidepressivo
  • Antiproliferativo (effetto antitumorale)

Conclusioni

La forest therapy rappresenta una frontiera interessante della medicina preventiva e del benessere, sostenuta da un crescente corpo di evidenze scientifiche e riconoscimenti istituzionali. Le collaborazioni multidisciplinari in Italia stanno lavorando per promuovere interventi di salute pubblica che sfruttano i benefici degli ambienti forestali e che possano essere riconosciuti come terapia a tutti gli effetti dal Servizio Sanitario Nazionale.

Riferimenti

“Terapia Forestale I” e “Terapia Forestale II” del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Club Alpino Italiano a cura di Francesco Meneguzzo e Federica Zabini, Cnr Edizioni, 2020 e 2022.

Attività forestale dello Studio Testa

Lo Studio Testa propone la conduzione di gruppi di Terapia Forestale (“I Doni del Bosco“) che prevede la selezione di un ambiente forestale idoneo (montagna e collina) con condizioni fisiche opportune, l’introduzione dei partecipanti al significato dell’attività e l’applicazione del protocollo “Forestfulness” sviluppato dal CNR e dal CAI. Questa attività è supportata da assistenza psicoterapica qualificata, se necessaria.

L’approccio consapevole della forest therapy porta ad entrare in sintonia con l’ambiente promuovendo un’immersione armonica in esso. Pertanto l’attività svolta in ambiente montano integra il protocollo con elementi naturalistici e storico-culturali a cura di una guida escursionistica certificata.